lunedì 23 giugno 2008

Varenna


Una domenica in un posto da favola...
Il borgo di Varenna si articola in un reticolo di viuzze che calano ripide verso il lago di Como, dove le case si specchiano nell'acqua come in certe zone della liguria.
Di origine preistorica (sono stati trovati resti gallo-romani), Varenna conquistò nel medioevo le libertà comunali.
Durante la guerra dei dieci anni si oppose a Como e fece lega con l'Isola Comacina dalla quale accolse i profughi dopo la sua distruzione.
Già allora Varenna era famosa per i suoi marmi bianco-nero.
Non lontano dalla chiesa di S.Giorgio, lungo via IV Novembre si intravede l'ingresso della neoclassica villa Isimbrandi o dei Cipressi con giardino e terrazze collegate da una scalinata. Poco più avanti, si trova l'ingresso di Villa Monastero, nome che deriva dall' originaria destinazione dell'edificio a luogo di ritiro spirituale di suore cistercensi di Santa Maria Maddalena, tra le insigne sculture va ricordato la clemenza di Tito, ultima opera incompiuta di G.B. Comolli (1830).
I giardini di Villa Monastero sono una parte integrante dell’atmosfera e del fascino del luogo. E’ una lunga passeggiata in riva al lago, con viali e terrazze appoggiate alla montagna che fa da quinta.
Da quest’anno è possibile visitare anche le sale della Villa riconosciuta come Casa Museo.
Consigliamo da Varenna, una gita a Esino Lario m. 913, detto la perla delle grigne per la sua splendida posizione, dalla strada per Esino una breve deviazione raggiunge il Castello di Vezio a m. 383, torre di un castello medioevale, dimora della regina longobarda Teodolinda.

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